Come proteggere i nostri beniamini da zecche e pulci?

La primavera e l’estate sono le stagioni in cui i parassiti, in genere pulci e zecchie, prendono il sopravvento. Per proteggere gli animali si possono utilizzare prodotti commerciali di differenti marche. Si tratta prevalentemente di prodotti spot on, ovvero gocce che si mettono tra le scapole dell’animale, di piccoli collari che si tengono per tutto il periodo estivo, oppure bagni antiparassitari il cui effetto, però, dura in genere 15 giorni.

Nel caso in cui si trovi una zecca attaccata alla pelle dell’animale, è sconsigliato strapparla immediatamente; si deve invece bagnarla con olio d’oliva oppure con alcool, e lasciarla li. Pian piano l’olio la uccide, e dopo qualche ora il parassita cade da solo con tutto il rostro che si era ancorato alla pelle. Per uccidere o eliminare la zecca in minor tempo, le su può direttamente mettere sopra l’antiparassitario.

Questi parassiti possono portare diverse malattie, come l’infezione da zecche, che è molto grave sia per il cane che per l’uomo. In genere la pulce non porta malattie al cane mentre al gatto provoca una grave patologia del sangue: l’haemobartonella. Essa può manifestarsi in maniera acuta o cronica, ed è necessario l’intervento del veterinario con una cura di antibiotici di almeno venti giorni. Si tratta di una malattia febbrile non contagiosa per l’umo, che invece può prendere l’infezione da zecche, la rickettsia, ma solo tramite la puntura e non con un contatto diretto con l’animale.

Zecche e pulci possono passare da una animale all’altro: ne consegue che, se si hanno più animali, è necessario proteggerli tutti con gli antiparassitari.

Per quanto riguarda la sintomatologia, il cane affetto da Ehrlichiosi  (malattia da zecche) ha un abbattimento molto pronunciato dovouto all’elevato stato febbrile, diventa anoressico, soffre di polidipsia (sete) e di poliuria (frequenti urine). Tale infezione del sangue può evolvere in forme gravi, con un interessamento del midollo osseo, e diventare cronica, se non curata in tempo. Una sintomatologia simile riguarda l’umomo: febbre elevata, dolori ossei e muscolari, anoressia.